L'oceano
Milioni di noi vivono vicino al mare. Il resto di noi, invece, sogna di poter ammirare orizzonti infiniti e di intraprendere viaggi lontani. Le profondità del mare ospitano balene maestose, pesci stravaganti e singolari, montagne sottomarine, enormi distese di alghe e foreste di kelp. Tutti noi siamo consapevoli che il mare è una preziosa fonte di cibo, risorse e divertimento. Quello che la maggior parte di noi ignora, però, è che i più piccoli organismi che vivono nell'oceano ci forniscono più della metà dell'ossigeno che respiriamo.
Il peggior nemico dell'oceano
A dispetto delle sue dimensioni, l'oceano non è l'infinito vivente che aveva affascinato gli esploratori del XIX° secolo. Oggi, noi esseri umani siamo diventati il peggior nemico dell'oceano. Stiamo infatti sfruttando intere popolazioni di pesci, in modo eccessivo e senza sosta, a un ritmo che non lascia a queste creature il giusto tempo per riprodursi, pescandone un quantitativo che supera di gran lunga il nostro fabbisogno alimentare. Scarichiamo tonnellate di plastica in mare e riversiamo nel terreno e nei fiumi sostanze chimiche che avvelenano alghe, pesci e, infine, noi stessi. Le navi industriali, commerciali e da crociera producono un inquinamento acustico talmente intenso da compromettere l’orientamento delle balene. In poche parole: stiamo distruggendo l'oceano che ci sostenta e ci dà la forza per vivere.